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Alternative alla caldaia a gas: come rendere il tuo impianto di riscaldamento più efficiente

In che modo puoi intervenire sulla tua abitazione per rendere più efficiente il tuo impianto di riscaldamento? Tra cambiare la caldaia e passare ad un impianto senza gas, ecco le principali alternative a tua disposizione.

Ultimo aggiornamento: 18 aprile 2023

Soluzioni alternative alle caldaie a gas

In un periodo nel quale i costi di approvvigionamento del gas necessario per il tuo impianto di riscaldamento domestico continuano ad aumentare, ti puoi domandare quali alternative possano permettere di ridurre i costi di gestione e ricondurre le bollette a cifre più basse.

Magari la tua caldaia è in funzione da molti anni e ultimamente ha avuto qualche problema di funzionamento, cosa che ha richiesto interventi di manutenzione da parte di un tecnico aumentando i costi.

Se stai pertanto valutando di sostituire la tua caldaia con un’altra nuova, oppure intervenire più radicalmente sul tuo impianto di riscaldamento domestico, questo articolo ti guiderà a capire quali siano le alternative a tua disposizione.

Devi inoltre sapere che il piano RepowerEu, formulato dall'Unione Europea, opera nella direzione di mettere al bando le caldaie a gas a favore di altre soluzioni più efficienti entro il 2029. A questo si arriverà con un progressivo abbandono delle caldaie a combustibili fossili autonome, declassandone le etichette di efficienza energetica e andando a togliere agevolazioni per il loro acquisto.

Divieto vendita caldaie a gas: possibile stop dal 2029

Le direttive europee impongono pertanto un progressivo abbandono delle caldaie a gas entro il 2029, percorso che vedrà un progressivo declassamento nelle etichette di efficienza energetica a queste associate a partire dal 2025.

Questo potrebbe concretizzarsi in uno stop completo alla vendita delle caldaie a gas, scenario che per il momento attuale è solo ipotizzato e non ancora ratificato da una direttiva europea specifica. Cosa accadrà lo vedremo nel corso dei prossimi mesi ma è difficile non credere che per il 2029 le tradizionali caldaie a gas verranno completamente abbandonate a favore di altre soluzioni più ecologiche.

Alternative ecologiche alla caldaia a gas

Sostituire la tua vecchia caldaia, soprattutto se ha almeno 15 anni di vita alle spalle, con un modello di recente progettazione permette di migliorare l’efficienza complessiva.

Se opti, come consigliabile, per un modello a condensazione otterrai una ricaduta positiva in termini di costi di esercizio: queste caldaie, a parità di calore generato, hanno un rendimento superiore e pertanto consumano di meno. 

Sono particolarmente consigliate in presenza di un impianto di riscaldamento a pavimento perché questo opera all’efficienza più elevata con temperature dell’acqua inferiori rispetto a quelle tipiche degli impianti con caloriferi.

È però possibile abbinarle a impianti cosiddetti ad alta temperatura, con i tradizionali caloriferi, ottenendo un rendimento migliore rispetto alle tradizionali caldaie.

Sostituire la caldaia a gas con una una stufa a pellet

Una alternativa alla caldaia a gas è quella a pellet, nella quale non viene bruciato il gas per produrre calore ma il pellet. Questi impianti non richiedono in genere interventi significativi sull’impianto esistente e operano bene tanto a bassa temperatura, in abbinamento a riscaldamento a pavimento, come ad alta temperatura quando nell’impianto sono presenti tradizionali caloriferi o radiatori.

Il vantaggio di una caldaia a pellet è legato all’inferiore costo della materia prima rispetto al metano: in genere si ottiene un risparmio sui costi di circa il 50%, una volta ammortizzato il costo di acquisto e installazione della caldaia e del relativo serbatoio nel quale caricare il pellet.

Sostituire caldaia a gas con pompa di calore

Una via per abbandonare completamente la dipendenza dal gas è quella di sostituire il tuo impianto con uno basato su pompa di calore: in questo modo la produzione del riscaldamento dei locali di casa, oltre che il loro raffreddamento in estate, avverrà utilizzando energia elettrica e non più con il gas.

Una pompa di calore opera, con grande efficienza, generando caldo oppure freddo a seconda della stagione: cambiare la caldaia a gas con questo tipo di impianto ti permetterà pertanto non solo di svincolarti dalla fornitura di gas ma anche di gestire la climatizzazione degli ambienti di casa in estate.

Per cessare completamente la tua dipendenza dal gas dovrai però anche intervenire sul piano cottura della cucina, che dovrà essere del tipo a induzione quindi sempre basato su energia elettrica, oltre a installare un boiler elettrico per la produzione dell’acqua calda da utilizzare in cucina e nei bagni di casa.

Tieni inoltre conto del fatto che spostando da alimentazione a gas ad elettrico alcuni degli elettrodomestici e degli apparati presenti nella tua abitazione dovrai presumibilmente fare richiesta di aumento della potenza del tuo contatore.

Nella maggior parte delle abitazioni è installato un contatore da 3kW di potenza, che può essere facilmente adeguato ad una potenza più elevata come i tagli da 4,5kW oppure 6kW: dovrai scegliere quello più adeguato al tuo livello di consumo effettivo ed è una procedura che in genere non richiede l’intervento di un tecnico in casa se è già presente un contatore di nuova generazione.

Pompa di calore e impianto fotovoltaico

Il passaggio ad un sistema basato su pompa di calore, con conseguente completo abbandono dalla fornitura di gas, può implicare anche l’installazione nella tua abitazione di un impianto fotovoltaico. L’autoproduzione di energia elettrica verrà in questo caso utilizzata per generare caldo in inverno e fresco d’estate attraverso la pompa di calore, oltre ad alimentare tutti i dispositivi elettrici presenti nella tua abitazione.

I pannelli fotovoltaici sono in grado di produrre un maggior quantitativo di energia quando l’irraggiamento solare è migliore: questo avviene tipicamente nei mesi più caldi dell’anno, grazie sia all'angolazione dei raggi solari sia al numero di ore del giorno durante le quali il sole illumina i pannelli. 

La richiesta energetica è però superiore nei mesi invernali, quando la produzione generata dai pannelli è più contenuta: dovrai quindi bilanciare quando prodotto autonomamente con una richiesta dal tuo fornitore di corrente, in funzione dell’orario del giorno e di quanto necessario per alimentare tutto quello che è nella tua casa.

La richiesta energetica della tua abitazione sarà tipicamente più elevata di prima mattina, nel tardo pomeriggio e di sera: queste sono fasce orarie dove l’illuminazione solare è assente o contenuta, pertanto la produzione di energia da parte dell’impianto fotovoltaico sarà minore. 
È quindi conveniente, pensando alle esigenze di consumo della tua abitazione, installare una batteria di accumulo che carichi l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico di giorno per poi cederla alla tua casa quando necessario. La capacità consigliata della batteria di accumulo è tipicamente di 1,5 volte rispetto alla potenza dell’impianto: con 6 kWp di pannelli fotovoltaici il consiglio è quello di installare una batteria di accumulo da 10 kWh di capacità.
Nel costo di un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo una delle voci di costo più rilevanti è proprio quello legato alla batteria. È possibile fare a meno di questo componente per contenere i costi: in questo caso la produzione generata dai pannelli fotovoltaici che non verrà utilizzata per le esigenze energetiche della casa sarà ceduta al fornitore attraverso lo scambio sul posto.

Incentivi per sostituzione caldaia a gas

Grazie ai diversi Bonus Casa attivi, cambiando caldaia con una a superiore efficienza potrai accedere ad incentivi, nella misura del 50% o del 65% di quanto speso a seconda del tipo di intervento effettuato: 

  • Se installerai una caldaia a condensazione con efficienza media stagionale pari almeno alla classe energetica A avrai diritto ad un incentivo del 50% 
  • Se invece assieme alla caldaia a condensazione almeno di classe energetica A andrai ad abbinare anche un sistema evoluto di termoregolazione, cioè un termostato che adatta automaticamente l’utilizzo dell’impianto in base ai reali consumo eventualmente dotato di uno o più sensori ambiente, avrai accesso ad un incentivo pari al 65% di quello che avrai speso per l’aggiornamento dell’impianto. Allo stesso incentivo potrai accedere anche dotandoti di un impianto basato su apparecchi ibridi, che affiancano una pompa di calore a una caldaia a condensazione

La detrazione fiscale che potrai beneficiare ti verrà riconosciuta attraverso lo strumento del credito d’imposta: potrai detrarre pertanto, in sede di dichiarazione dei redditi, 1/10 della quota di incentivo riconosciuta per ciascuno dei 10 anni che seguono l’acquisto della nuova caldaia.

Ci impegniamo a scrivere ogni articolo in modo comprensibile e accurato, consultando più fonti e solo quelle attendibili. Data la complessità delle tematiche trattate, e la continua evoluzione del contesto normativo, i contenuti potrebbero non essere aggiornati in tempo reale. Ti invitiamo a consultare sempre i siti governativi.

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